Compositore ungherese. Frequentò la scuola superiore di musica di
Budapest ed ebbe come maestro H. Koessler. In collaborazione con B.
Bartók raccolse e catalogò un grandissimo numero di canti popolari
magiari (3.500 pezzi circa), che spesso costituirono per lui fonte di
ispirazione. Del tutto nuova è comunque la sua traduzione del materiale
folcloristico: al di fuori degli schemi tradizionali della musica accademica, le
sue composizioni si valgono di una tecnica estremamente avanzata, pur proponendo
temi semplici e lineari, spesso pervasi dalla suggestione tipica del canto
popolare. Avendo sperimentato tutti i procedimenti armonici e costruttivi
moderni, mantenendo comunque una notevole coerenza compositiva, può
considerarsi, con Béla Bartòk, il maggiore esponente della scuola
nazionale ungherese moderna. Tra le opere:
Psalmus hungaricus (per
tenore, coro e orchestra), musiche di scena per il liederspiel
Háry
János, le suites orchestrali
Danze di Galànta e
Sera
d'estate, la
Filanda magiara (opera), oltre a varie composizioni per
pianoforte, canto, e numerosi pezzi di musica da camera (Kecskemet 1882 -
Budapest 1967).